Un diario ha mille ricordi.
E oggi vorrei condividerne uno con te, al quale tengo davvero moltissimo.
Perché il mondo del libero professionista è anche questo: tanti ricordi da portare nel cuore per sempre.
Eurogames: traduttori e interpreti senza frontiere
Bisogna tornare indietro di due anni, prima della Pandemia, prima del COVID-19, prima di tutto questo caos in cui ci siamo ritrovati.
Eravamo a Brescia, in una caldissima giornata di luglio, e l’unico pensiero che avevamo era andare a trovare un po’ di refrigerio davanti a un’aria condizionata di qualche negozio.
Era un giorno come tanti altri; una di quelle in cui ti alzavi e i tuoi unici problemi erano un paio di testi da consegnare in tempo e ritagliarti un paio di giorni di riposo in montagna oppure al mare.
Poi arriva la telefonata.
E tutto cominciò.
Inizia l’avventura
Da Brescia a Roma ci sono esattamente 557 chilometri, 5 e 51 minuti di auto e tanta, tanta trepidazione. Sai quello stato d’animo ansioso, di chi attende combattuto fra la speranza e il timore? La speranza di fare bene e la paura che qualcosa vada storto.

In quella telefonata ci era stato richiesto di fornire un paio di interpreti di supporto per aiutare la produzione di Nonpanic a comunicare con i partecipanti stranieri durante l’organizzazione dei nuovi Giochi senza frontiere, nel nuovo format EUROGAMES.
Lì per lì abbiamo sentito una scossa lungo la schiena. Ma senza pensarci due volte abbiamo detto di sì, e siamo partiti.
Il progetto
Il nostro progetto prevedeva:
– Analizzare il calendario delle giornate in cui erano richiesti i traduttori
– Confermare di quali lingue straniere aveva bisogno il cliente
– Stilare un preventivo considerando: lingua di lavoro, orario di lavoro, numero di giornate a settimana, eventuali ore di straordinario
Preventivo accettato
Ok, adesso si fa sul serio.
I passi successivi da intraprendere erano ben chiari nella nostra mente: dovevamo creare un team di professionisti su Roma disponibili a lavorare per un determinato numero di giornate per quasi due mesi. Su un set televisivo. Anche di notte. Con Alvin e Ilary Blasi.
Chi mai poteva rifiutare un lavoro del genere?
Dopo colloqui, telefonate, analisi di curriculum e contratti stilati la settimana del 15 di agosto, avevamo il nostro team. E che team.
Il team di SoundTrad
Avevamo 2 interpreti di spagnolo, 2 interpreti di tedesco, 2 intepreti di greco e 2 interpreti di polacco, con tutte le riserve nel caso fosse successo qualcosa.
Eravamo sul pezzo.
Prima della prima giornata di riprese, il 4 settembre, ci siamo fatti i nostri 544 km e siamo scesi a Roma a conoscerli tutti.
Dopo una cena insieme e un brief veloce, avevamo tutte le risorse pronte per iniziare questa avventura.
Settembre
Inizia settembre, il mese tanto atteso. Siamo rimasti attaccati al telefono giorno e notte fino alla metà di ottobre, la fine del progetto.
Era importante essere costantemente presenti, sia con la produzione che con i nostri interpreti e traduttori, per risolvere eventuali incidenze, trovare professionisti per incarichi dell’ultimo minuto, tradurre documenti importanti e urgenti.
Il risultato
Tanta, tanta, tanta soddisfazione.
Soddisfazione per aver saputo gestire un incarico di queste dimensioni, soddisfazione per avere scelto delle persone fantastiche con cui lavorare, soddisfazione di avere fatto una foto come questa 👇

Roma, alla prossima 😎
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